Desideri dell’anno nuovo
di Eduardo Galeano (*); da: surysur.net. 1.1.2020
Magari saremo degni della disperata speranza.
Magari avremo il coraggio di essere soli e l’audacia di arrischiarci a stare insieme, perché un dente fuori dalla bocca, o un dito senza la mano non servono a nulla.
Magari potremo disobbedire ogni volta che riceviamo ordini che umiliano la nostra coscienza o violano il nostro buon senso comune.
Magari potremo essere così caparbi da continuare a credere, contro l’evidenza, che la condizione umana vale la pena, perché siamo stati fatti male ma non siamo finiti.
Magari potremo essere capaci di continuare a camminare sulle strade del vento, nonostante le cadute e i tradimenti e le sconfitte, perché la storia continua al di là di noi, e quando essa dice “addio” sta dicendo “a presto”.
Magari potremo mantenere viva la certezza che è possibile essere compatriota e contemporaneo di chiunque viva animato dalla volontà di giustizia e dalla volontà di bellezza, dovunque sia nato e dovunque viva, perché le mappe dell’anima e del tempo non hanno frontiere.
(*) Giornalista e poeta uruguayano, uno dei più grandi scrittori latinoamericani, morto nel 2015. Tra i suoi libri, ricordiamo solo “Le vene aperte dell’America Latina”, “Il secolo del vento” e “Memoria del fuoco”
(traduzione di Daniela Trollio
Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”
Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)