Sui di noi

Nei primi mesi del '94 abbiamo partecipato attivamente all'occupazione di Cascina Novella, nel cuore del quartiere adiacente all'area Breda, da anni luogo di spaccio di droghe varie. 

 

Abbiamo cercato di trasformare Cascina Novella in spazio di incontro dei cassintegrati e dei disoccupati dell’area di Sesto San Giovanni.
La storia di "Cascina Novella Occupata" è stata veramente interessante per la sua capacità di aggregazione di lavoratori e di giovani, oltre che per il coinvolgimento della gente del quartiere.

 

Dopo più di tre anni di attività Cascina Novella (nel frattempo ripulita e resa parzialmente
abitabile a spese degli occupanti), verrà sgombrata nell'estate '97 dalle Forze del …Disordine, per incarico di una Amministrazione Comunale di "sinistra" infelice e ingrigita; che però successivamente sarà costretta a promettere e infine concedere una nuova sede.

 

Ed è così che dalle ceneri di Cascina Novella nasce l'esperienza del  Centro di Iniziativa Proletaria di via Magenta 88 a Sesto, il cui primo volantino merita di essere riprodotto almeno in parte.


La nostra storia inizia il 23 aprile 1994, quando un gruppo di cassintegrati delle storiche fabbriche  di Sesto (Breda, Ansaldo, Marelli ecc.), dopo aver inutilmente chiesto a varie istituzioni una sede per le loro riunioni, occupano una cascina abbandonata in viale Marelli 225.
Questi lavoratori, sfruttati per anni in nome del profitto e poi espulsi dal ciclo produttivo perché
considerati "esuberi", hanno aperto un centro di aggregazione operaia, strappando al degrado
Cascina Novella, recuperando quello spazio al quartiere e rendendolo pulito ed agibile per le
più svariate iniziative.

Con quella occupazione, il Coordinamento Cassintegrati Milanese ha dato alla sua lotta per il
lavoro un significato più ampio, coinvolgendo giovani, disoccupati, studenti, pensionati nel
progettare assieme uno spazio di ricomposizione di classe e di iniziativa proletaria.
In più di tre anni in Cascina Novella sono state promosse centinaia di iniziative, dal sostegno
alle lotte per il lavoro, ai dibattiti sulle questioni internazionali, sulla salute e la prevenzione;
all'assistenza legale gratuita, alla compilazione della dichiarazione dei redditi, alle feste per i
bambini, alle cene popolari con spettacoli musicali e teatrali, ecc.
Momenti, questi, importanti per riaffermare una pratica di partecipazione diretta, di critica dell'esistente, di messa in discussione della società del profitto, che tutto mercifica, dalla socialità alla salute, alla vita umana stessa. In tale senso abbiamo organizzato la lotta, vittoriosa, insieme a tanti abitanti di Sesto, contro la chiusura del Pronto Soccorso e  dell'ospedale, perché riteniamo che la salute non sia una merce, perché riteniamo inaccettabile che qualcuno arricchisca a spese di chi si ammala.
A maggior ragione abbiamo fin da subito sostenuto la battaglia degli ex-operai della Breda e di altre fabbriche ammalati di cancro a causa della nocività in fabbrica, ospitando il "Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio" e appoggiandoli nelle loro lotte; cosa che continueremo a fare nella nuova sede di via Magenta, nella quale questi operai  continueranno a riunirsi.

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