IL VOTO E LA LOTTA

IL VOTO E LA LOTTA
La nostra esperienza di operai e lavoratori ci ha insegnato che solo con la lotta, partecipando in prima persona, senza delegare a nessuno la difesa dei nostri interessi e diritti è possibile conquistare risultati.

Noi lo vediamo ogni giorno nelle lotte contro i padroni in fabbrica, nei luoghi di lavoro e nella società. In particolare nella lotta contro l’amianto abbiamo ottenuto risultati che molti ritenevano impossibili, come la legge 257/92 che abbia messo al bando l’amianto, la sorveglianza sanitaria gratuita per tutti gli ex esposti alla sostanza cancerogena (compresi i famigliari), e il Fondo Vittime Amianto per le vittime.

Certo abbiamo interloquito anche con i rappresentanti del governo e delle istituzioni, ma i risultati sono stati ottenuti solo grazie alla lotta unitaria delle associazioni delle vittime, senza delegare ai politici pro tempore al governo (sia di destra, di centro, o di sinistra) la risoluzione dei problemi. 
Anche con l’INAIL e l’INPS, che di primo acchito respingono le richieste di malattie professionali costringendo le vittime e i loro famigliari a lunghe e costose cause legali, è con la lotta che abbiamo risolto una parte dei problemi, occupando gli uffici e intavolando direttamente trattative, non andando colo cappello in mano dai politici e istituzioni a piangere sulle nostre disgrazie.


In particolare per quanto riguarda i morti sul lavoro e di malattie professionali per sostanze cancerogene e l’amianto, solo con la lotta abbiamo ottenuto delle “conquiste”..
Ognuno può illudersi di cambiare con il voto le sue condizioni di vita e di lavoro, o addirittura il mondo, noi no. Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle e quella dei nostri compagni che noi stessi dobbiamo essere gli artefici del nostro destino senza delegare.

Abbiamo imparato che non basta definirsi rivoluzionari, comunisti o di sinistra se poi si accetta nella pratica la società che considera normale il profitto e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, si sostengono guerre imperialiste come finora è successo governando nell’interesse dei capitalisti.
Ognuno quindi può fare quello che vuole ma noi riteniamo che la lotta di classe non il voto possa cambiare la realtà.

Centro di Iniziativa Proletaria “G. Tagarelli”

 

 

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