USA. IL CAPITALISMO IN CRISI

Il capitalismo in crisi negli USA

di Sara Flounders (*); da: lahaine.org; 27/12/2016

 

Dalle elezioni i media corporativi si sono concentrati sul gabinetto del presidente eletto e sulle nomine del personale della Casa Bianca, spesso annunciati da tweets e filtrazioni.

La disputa tra le fazioni della classe governante per la coordinazione di vasti ministeri governativi continua ad essere una lotta viziosa, con sotterfugi, filtrazioni, scandali improvvisi ed esposizione personale di fatti sporchi del passato. 

Pesi enormi giocano nell’equilibrio. Gli individui nominati sono  noiosamente reazionari e multimilionari. Le loro nomine confermano una nuova tappa di guerra totale contro i poveri e i lavoratori. Questo può provocare dal basso una nuova fase di lotta di classe militante.

 

I dipartimenti che supervisionano al scuola pubblica, la sanità, la casa e la protezione dell’ambiente sono in mano da amministratori che cercano lo smantellamento e la distruzione di queste realizzazioni.

Le nomine confermano che nessuna frazione della classe operaia appartiene alla base reale di Donald Trump. I suoi compari sono noiosamente milionari delle corporations e operatori di fondi di copertura, tutte persone che provengono dal suo strato, limitato e privilegiato.

Il suo gabinetto sarà il più ricco nella storia degli Stati Uniti.

A preservazione delle sue posizioni e dei suoi benefici personali, nonostante i suoi molti attacchi durante la campagna elettorale contro Goldman Sachs e le connessioni di Hillary Clinton con Wall Street, le nomine di Trump comprendono tre banchieri  che lavorano, o hanno lavorato, in Goldman Sachs ed altri investitori milionari, oltre a direttori generali di grandi multinazionali.

 

Ognuno degli uomini nominati da Trump si occuperà di servizi governativi  che dispensano migliaia di milioni di dollari in entrate alle imprese private.

 

Il gabinetto di Trump e il capitalismo

Cosa dicono le designazioni di Trump sul  sistema capitalistico stesso?

Per tre generazioni la classe dominante statunitense ha comprato la pace sociale nel proprio paese per fare guerre all'estero. Ma la decadenza del capitalismo, la de-industrializzazione, un’economia globalizzata e la fuga dei capitali, che perseguono i salari l più bassi possibile, hanno minato i passati guadagni della classe operaia degli Stati Uniti.

Anche prima dell’elezione di Trump, gli Stati Uniti erano stati sorpassati, rispetto a tutti gli altri paesi industrializzati, riguardo agli standards misurabili di aspettativa di vita, mortalità infantili e livelli educativi. La spinta a massimizzare i profitti è sempre più spietata. Ogni conquista sociale guadagnata attraverso decenni di lotta di classe negli Stati Uniti viene attaccata.

 

Durante la campagna elettorale Trump ha ripetutamente accusato Goldman Sachs di sfruttare la classe lavoratrice. Ciò nonostante ha designato il presidente di Goldman Sachs, Gary Cohn, a dirigere il potente Consiglio Economico Nazionale della Casa Bianca. Ha nominato Steve Mnuchin, che ha lavorato in Goldman Sachs per 17 anni, segretario al Tesoro. Wilbur Ross, amministratore delegato della banca d’investimento Rothschild Inc. con un patrimonio di 2,5 mila milioni di dollari, andrà a dirigere il Dipartimento del Commercio.

Un articolo del New York Times del 10 dicembre applaudiva queste scelte per il gabinetto come “ostinate”. Tali decisioni “difficili” comprendono la multimilionaria Betty DeVos quale segretaria del Dipartimento dell’Educazione. Il suo obiettivo è minare l’educazione pubblica e dare bonus  scolastici per finanziare le scuole private e quelle religiose.

Tom Price, come segretario alla Salute ed ai Servizi Umani vuole fare a pezzi la Legge sulla Cura della Salute a Basso Prezzo. E’ co-patrocinatore di un progetto di legge per dare ai feti uguale protezione in base all'Emendamento 14 e vuole proibire la copertura sanitaria  e tutti i fondi federali per l’aborto.

Jeff Session, nominato procuratore generale, è un senatore repubblicano dell’Alabama il cui interesse primario sono le politiche di immigrazione spietate. E’ un razzista difensore dell’incarceramento di massa, con la scusa della lotta alla droga.

Andrew Puzder, segretario al lavoro, è il Presidente esecutivo di un’industria del fast food, che si oppone ad un aumento del salario minimo federale.

Il congressista repubblicano Mike Pompeo, che ha chiamato il Congresso a riammettere la raccolta delle intercettazioni telefoniche domestiche, è stato nominato direttore della CIA.

 

Le scelte militari di Trump dovrebbero essere un allarme per quelli che si illudevano che Trump avesse un atteggiamento meno minaccioso della Clinton, che parlava di una “no fly  zone” in Siria , dell’espansione della NATO e dell’accerchiamento di Russia e Cina.

Egli ha nominato il generale della Marina James “Mad Dog” Mattis a Segretario alla Difesa, il generale  John Kelly – pensionato dalla Marina – quale Segretaria alla Sicurezza nazionale e il generale in pensione Michael Flynn quale consigliere alla sicurezza nazionale. Tutti questi generali sono considerati militaristi estremisti, anche per gli standards del Pentagono.

 

L’incredulità rispetto al cambiamento climatico ed una forte alleanza con le industrie del petrolio e del carbone sono le credenziali di Cathy McMorris Rodgers per dirigere il Dipartimento dell’Interno. Ella appoggia le perforazioni nelle terre oggetto del trattato con i nativi americani e l’apertura di terre federali intatte. Scott Pruitt, quale amministratore dell’Agenzia di Protezione Ambientale, chiede “libertà per le società statunitensi” e la fine delle regolazioni.

Per qualsiasi persona preoccupata per l’ambiente, per il cambio climatico e per la guerra, la prevista nomina di Rex Tillerson, amministratore delegato della ExxonMobil – “grande petrolio” – a segretario di Stato è particolarmente sciagurata. ExxonMobil è la forza più potente nella negazione del cambio climatico ed ha investimenti multimilionari in Medio oriente, Russia, Cina, Venezuela e oltre.

 

La strada da seguire

La lotta feroce nella classe dominante che sta sorgendo tra interessi corporativi opposti destabilizzerà ancor più il processo politico e ridurrà la fiducia nell'ordine capitalista. Il Partito Democratico farà  tutto il possibile per guidare il processo verso canali elettorali sicuri e controllati.

La scala dell’assalto alla classe operaia proiettata da queste nomine risveglierà una resistenza senza precedenti dei più  oppressi.

Il ruolo della guida rivoluzionaria è aiutare a risvegliare una resistenza della classe operaia che lotti per i propri interessi.

 

(*) Scrittrice e giornalista statunitense, membro del WorkersWorld Party.

 

(traduzione di Daniela Trollio Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”

Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)

 

 

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