STATI UNITI

Quando muore un bambino

di Mumia Abu Jamal(*)

 

Ultime notizie: funzionari della città di Cleveland annunciano che non verranno prese misure contro il poliziotto che ha assassinato il bambino Tamir Rice, di 12 anni.

 

C’è qualcosa di devastante nella morte – nell’assassinio – di un bambino. Quando muore un bambino, l’ordine naturale va in pezzi, le stelle piangono, la terra trema.

Ci siamo così tanto abituati a questo sistema che riteniamo che sia qualcosa di normale invece di un’imposizione umana.

I politici al soldo dei cosiddetti sindacati polizieschi si inchinano davanti a borse piene di soldi e si dimenticano della morte di un bambino in un battito di ciglia – specialmente se è un bambino nero.

 

Quale istituzione costruita dall’uomo è più preziosa della vita di un bambino? Quale lavoro? Quale ufficio? Quale stato?

 

Quando muore un bambino, gli adulti non meritano d respirare la sua aria rubata. Quando muore un bambino, i vivi non devono riposare finchè non hanno purgato il veleno che ha osato fargli del male. Quando muore un bambino, il tempo corre all’indietro per fare giustizia del male causato.

 

Questo deve ispirare i movimenti in tutto il mondo a lottare come mai prima, perchè qualcosa di vile è passato davanti ai nostri occhi.

Hanno ucciso un bambino e, poichè era un bambino nero, questo importa poco negli Stati Uniti.

 

Dalla nazione incarcerata,

Mumia Abu Jamal

 

 

(*) Scrittore, giornalista e attivista statunitense, ex membro delle Pantere Nere, ingiustamente incarcerato dal 1982

 

 da: lahaine.org; 28.12.2015

 

(traduzione di Daniela Trollio Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)

 

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