DRONI USA

Scivoloni di un Impero

 

di Luis Britto Garcìa (*)

 

1. L’Impero Colossale che non trova più chi voglia combattere le sue guerre, con tecnici importati da qualsiasi parte costruisce droni senza equipaggio che uccidono i  bambini dei paesi invasi finché la giunta di speculatori che dirige il colossale Impero riesce a far sì che i tecnici fabbrichino i droni senza equipaggio che lavorino al posto dei lavoratori, finché i lavoratori licenziati protestano e scoprono che tecnici, politici e speculatori sono droni senza equipaggio che distruggono l’Impero Colossale.

 

 2. L’Impero che spende di più al mondo in Spionaggio crea nuove agenzie di sicurezza che spiano le agenzie di sicurezza, che spiano le precedenti agenzie di sicurezza finché tutte le spie sono spiate da innumerevoli spie che, a loro volta, sono vigilate da spioni finché tutti i cittadini sono spie occupati unicamente ed esclusivamente nel denunciarsi uno con l’altro e uno di essi denuncia tutti gli altri delatori dell’Impero che più spende in Spionaggio nel Mondo.

3. L’impero che più Consuma nel mondo obbliga, sulla punta dei cannoni, le altre nazioni del pianeta ad accettare in pagamento di tutti i beni che toglie loro un pezzo di carta verde senza appoggio che passa dal valere niente a valere meno che niente, con il quale acquista tutto ciò che vale nel mondo – petrolio, materie prime, risorse naturali, lavoro a basso costo, patenti regalate, opere dell’intelletto – finché si abitua talmente ad importare senza produrre che finisce per dovere, in carta che non vale niente, più del 100 per 100 di un Prodotto Interno Lordo che non esiste, a furia di comprare con carta che non vale niente merci che riducono la sua economia a niente.

 

4. L’Impero senza Cultura, attraverso guerre e ladrocinii, cerca di distruggere le culture degli altri paesi del mondo bombardando a raffica i musei e le biblioteche, con traffico illegale del patrimonio storico, furto di gioielli archeologici, rapina di opere d’arte, saccheggio delle creazioni della marginalità che rifiuta e d esclude, corruzione sistematica di intellettuali e creatori e imposizione idolatra del paradigma del redditizio, finché – da tanto accumulare creazioni degli altri – diventa un mucchio di spoglie, un cumulo di vuoto, Impero senza Cultura.


5.
L’Impero che più Droga consuma nel Mondo distrugge paesi in nome della guerra alla droga tramite organismi dediti al traffico di droghe che mantengono operativo il sistema bancario, legittimando capitali che si reinvestono nel traffico più lucroso del mondo, che crea un invisibile Impero del Delitto che cresce fino a distruggere tutto il resto, compreso l’Impero che consuma più Droga al mondo.

 

6. L’Impero che più sfrutta gli Immigrati del mondo lascia entrare sempre più lavoratori migranti che non hanno diritti, che possono essere espulsi quando protestano e che lavorano per niente finché gli immigranti coprono tutti i posti nelle fabbrichette di assemblaggio e nelle fabbriche dell’interno e dell’esterno e non rimane un solo posto disponibile sul pianeta per i cittadini dell’Impero che più sfrutta Immigranti nel Mondo.

 

7. L’Impero che domina le Comunicazioni del Mondo, crea un Mondo che esiste solo nelle Comunicazioni con guerre umanitarie che annichilano paesi per proteggerli, genocidi filantropici che sterminano popoli per fare il loro bene, olocausti benevoli nell’interesse delle vittime, capitalisti che sfruttano per favorire gli sfruttati e corruttori di minori difensori dell’infanzia, e si trasferisce a vivere in quel Mondo che esiste solo nelle Comunicazioni, dove non arriva mai la notizia che questo Mondo non esiste nel Mondo che esiste fuori dalle Comunicazioni.


8.
Dato che non produce niente, l’Impero che dominava il Debito Estero non può pagare i suoi impiegati pubblici e si dichiara in bancarotta, col che i suoi attivi vengono aggiudicati all’asta; ma nessuno offre niente per la fune per linciare i neri, niente per le ceneri delle bambine bruciate in Vietnam, niente per la miserabile industria culturale che ha degradato tutte le arti a dividendi, niente per l’Intelligence che ha costruito la dittatura della Stupidità, niente per il Complesso Militare-Industriale che è riuscito solo a trasformare tutto in niente.

 

(*) Scrittore e giornalista venezuelano; da: resumenlatinoamericano.org; 5.11.2013

 

(Traduzione di Daniela Trollio

Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”

Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni) 

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