PIAZZA FONTANA, 41 anni dopo.

PIAZZA FONTANA

A 41 ANNI DALLA STRAGE DI STATO I COLPEVOLI RIMANGONO IMPUNITI.

 

La strage alla Banca dell’Agricoltura del 12 dicembre 1969 che causò 17 morti e 87 feriti, come quella di Brescia del 1974, che provocò la morte di otto persone ed il ferimento di altre 102, entrambe attuate dai fascisti, coperte dai servizi segreti italiani e stranieri, continuano a rimanere impunite. Anche se i processi hanno accertato la responsabilità dei fascisti e dello stato, la verità storica non ha trovato corrispondenza nella verità giudiziaria.

L’ingiustizia continua.

I governi di centrodestra e di centrosinistra che in questi anni si sono succeduti alla guida del paese hanno mantenuto sugli assassini autori delle stragi il segreto di stato, impedendo che giustizia venisse fatta. Molti fra coloro che hanno alimentato la strategia della tensione contro le lotte del movimento operaio oggi, dopo essersi riciclati, ricoprono impunemente posti di potere, offendendo la memoria delle vittime a la coscienza civile del paese.

Nel ricordare le vittime di queste stragi in cui è implicato anche lo stato, ribadiamo ancora una volta che noi - come decine di migliaia di operai e lavoratori antifascisti - non ci arrendiamo: continueremo a lottare perché la verità storica diventi anche giuridica.

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