TRAFFICO DI BAMBINI

E se fossero scomparsi 10.000 bambini tedeschi?

di Alejandro Caldito (*)

Cosa sarebbe successo se un solo bambino tedesco fosse scomparso in Siria? Che succederebbe se scoprissimo che dei poveri bambini tedeschi appaiono in una fabbrica tessile di Damasco?

 

Quattro giorni fa i giornali britannici The Observer e The Guardian hanno pubblicato un rapporto elaborato dall’Europol in cui si rivela che c’è una nuova organizzazione criminale pan-europea di traffico di persone, sorta in concomitanza con la più grave crisi migratoria dalla 2° Guerra Mondiale, in cui potrebbero essere caduti molti bambini sia come schiavi che come sfruttati sessualmente.

 

Secondo Save the Children, si stima che 26.000 bambini siano entrati – soli – in Europa lo scorso anno. In tutto parliamo di 270.000 bambini, dei quali gli agenti dell’Europol hanno perso le tracce di ben 10.000 di essi provenienti dalla Siria. Lo stesso rapporto dell’Europol sottolinea che circa 5.000 bambini sono scomparsi solo in Italia e circa 1.000 in Svezia. Nel Regno Unito il numero dei minori scomparsi si è decuplicato nell’ultimo anno.

 Il giornale britannico The Indipendent, sulla base di una richiesta dell’organizzazione senza fini di lucro Business and Human Rights Resource Centre (BHRC) ha scritto lunedì che due fornitori delle più grandi catene di moda che operano in Europa, la svedese H&M e la britannica Next, stanno obbligando i bambini siriani a lavorare in fabbriche site in Turchia. Ricordiamo che la Turchia è - con Bangladesh, Cina e Cambogia - uno dei maggiori produttori di indumenti, che ospita sul suo territorio decine di fabbriche multinazionali come Burberry, Topshop, Asos e Marks & Spencer.

 

Quando ho saputo di questa notizia, un brivido ha percorso il mio corpo. Siamo davanti ad una delle peggiore gestioni di una crisi mai vista, soprattutto se ti capita di pensare al destino di questi bambini scomparsi. Ma quello che più mi ha scosso è stata la bassa ripercussione che questo fatto ha avuto tra i governanti e gli europei stessi.

Il che mi porta a chiedermi…. e se fossero stati 10.000 bambini tedeschi a scomparire?

Cosa sarebbe successo se un solo bambino tedesco fosse scomparso in Siria? Cosa succederebbe se scoprissimo che dei poveri bambini tedeschi riappaiono in una fabbrica tessile di Damasco? Come diventerebbe gravi le cose …

Facciamo un frivolo esercizio di immaginazione … e se si trattasse di 10 bambini tedeschi? Tutti i media di tutto il mondo aprirebbero con questa notizia. E se fossero 100? Cento bambini tedeschi scomparsi in Siria o al lavoro in fabbriche di abiti in Turchia…. posso già vedere le campagne mediatiche e l’hashtag sulle reti social #BringOurKidsHome e i personaggi famosi che si fanno fotografare con cartelli di protesta.

 

Aumentiamo di uno zero quella cifra, 1.000 bambini tedeschi.

Il conflitto geopolitico diventerebbe grande tanto quanto la saturazione sulle reti social. I leaders mondiali farebbero solenni discorsi in un vertice mondiale  dove verrebbero redatti i protocolli di azione. Pressione politica degli alleati sulla Turchia e embarghi economici. Dislocheremmo le nostre truppe e non smetteremmo di cercarli fino a trovarli. La gente darebbe vita ad una follia collettiva chiedendo di dichiarare la Guerra Santa contro quei senza dio dei siriani che hanno sequestrato i nostri bambini.

E, da ultimo, immaginate che siano 10.000 i bambini provenienti dalla Germania.

 

So che si tratta di un esercizio di una frivolezza tale che rivolta …… ma… e se fossero 10.000 bambini siriani? …Cosa faremmo noi europei?

 

(*) Giornalista spagnolo; da: rebelion.org; 4.2.2016

 

(traduzione di Daniela Trollio Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” Via magenta 88, Sesto S.Giovanni)

 

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