EBREI CONTRO ISRAELE

 

Gaza, oltre 300 sopravvissuti alla Shoah contro Israele

Hanno pubblicato una lettera a pagamento sul New York Times per condannare "il massacro dei palestinesi" e "l'abuso della nostra storia". Il riferimento è al premio Nobel Elie Wiesel che ha paragonato Hamas ai nazisti

  

 

NEW YORK - Oltre 300 sopravvissuti e discendenti di sopravvissuti all'Olocausto hanno pubblicato una lettera a pagamento sul New York Times per condannare "il massacro di palestinesi a Gaza" e per criticare gli Stati Uniti per il sostegno che danno a Israele nelle sue operazioni militari nella Striscia, nonché l'Occidente in generale per la protezione dalle condanne che forniscono al governo israeliano. "Il genocidio comincia sempre con il silenzio", si legge nel testo. L'iniziativa rappresenta la risposta a uno scritto pubblicato da molti media internazionali in cui il premio Nobel Elie Wiesel paragona Hamas ai nazisti e accusa l'organizzazione islamista di "sacrificare bambini".

 

"Come ebrei sopravvissuti e discendenti di sopravvissuti e vittime del genocidio nazista, inequivocabilmente condanniamo il massacro di palestinesi a Gaza e l'attuale occupazione e colonizzazione della storica Palestina", affermano i 327 firmatari della lettera pubblicata del quotidiano newyorkese e sponsorizzata dall'International Jewish Anti-Zionist Network.

L'iniziativa rappresenta la risposta a uno scritto pubblicato da molti media internazionali in cui il premio Nobel Elie Wiesel paragona Hamas ai nazisti e accusa l'organizzazione islamista di "sacrificio di bambini".

"Siamo disgustati e oltraggiati dall'abuso fatto da Wiesel della nostra storia... per giustificare l'ingiustificabile: gli sforzi all'ingrosso di Israele per distruggere Gaza e l'uccisione di oltre 2.000 palestinesi, tra cui centinaia di bambini. Nulla può giustificare il bombardamento di rifugi dell'Onu, case, ospedali e università. Dobbiamo tutti alzare la voce e usare il nostro potere collettivo per arrivare alla fine di ogni forma di razzismo, compreso il genocidio di palestinesi in corso", scrivono i 327 che concludono con un appello per "la fine immediata dell'embargo a Gaza" e "un totale boicottaggio economico, culturale e accademico di Israele".

Nell'inserzione a pagamento pubblicata a inizio agosto su New York Times e Washington Post, Wiesel aderiva a una campagna della "Rete dei valori" fondata dal rabbino ortodosso Shmuley Boatech. "Nella mia vita", scriveva il premio Nobel sopravvissuto ad Auschwitz, "ho visto bambini ebrei gettati nel fuoco. E adesso vedo bambini usati come scudi umani, da fedeli al culto della morte non dissimili da coloro che veneravano Moloch. Questa non è una battaglia di ebrei contro arabi o di Israele contro i palestinesi. E' una battaglia tra coloro che celebrano la vita contro i campioni della morte. E' la civilizzazione contro la barbarie".

 

Tratto da La Repubblica del 24 agosto 2014

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Commenti: 1
  • #1

    maddalena romanazzi (giovedì, 04 settembre 2014 17:00)

    finalmente!!!!!!!!era ora che gli ebrei dicessere qualcosa contro Israele, sono molto contenta spero che ciò che hanno fatto conduca a qualcosa di buono!

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