ISRAELE STATO TERRORISTA

 

 

 

In Difesa della Palestina

 

di Evo Morales ed altri; da: alainet.org; 5.8.2014 

 

La Rete di Difesa dell’Umanità (REDH), davanti ai tragici fatti che sta vivendo il popolo fratello palestinese a Gaza, compie il suo dovere nell’esprimere quanto segue: 

 

Dichiariamo la nostra adesione alle parole del compagno Evo Morales, fondatore della Rete di Difesa dell’Umanità e Presidente dello Stato Plurinazionale di Bolivia, con cui dichiara Israele uno Stato terrorista. 

 

Manifestiamo la nostra assoluta ripulsa del genocidio che il popolo palestinese soffre per mano di uno Stato fondato sulla spoliazione e l’occupazione coloniale dei territori palestinesi.

 

 Riconosciamo ed esprimiamo la nostra solidarietà con l’eroica lotta del popolo palestinese e delle sue organizzazioni di resistenza, in particolare a Gaza, contro il tentativo di Israele di sterminarlo e di strappargli i brandelli che restano di quella che era la sua patria. 

 

Condanniamo il ruolo imperialista degli Stati Uniti, che alimentano e appoggiano politicamente, finanziariamente e militarmente Israele a fronte dell’insolita inezia del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, le cui risoluzioni sulla questione Palestina vengono violate sistematicamente e impunemente da Washington.

 

Stati Uniti che mostrano l’ipocrisia e il cinismo con cui hanno agito nel corso della loro storia, minacciando con sanzioni e interventi i popoli dell’America Latina, dell’Africa e dell’Eurasia che difendono la loro sovranità mentre, nello stesso tempo, appoggiano le azioni di Israele. 

 

Denunciamo la complicità con questi fatti, per omissione in alcuni casi, dei governi dell’Unione Europea, così come la subordinazione incondizionata degli oligopoli mediatici ai diktat di Washington.

 

E’ ora di smettere di chiamare guerra il genocidio perpetrato da uno degli eserciti meglio armati del mondo contro un popolo le cui risorse difensive sono infinitamente inferiori in numero e qualità! 

 

Invitiamo ad aggiungersi alla campagna per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni allo Stato terrorista di Israele, perché è l’ora della solidarietà attiva e creativa, al di là dei comunicati di condanna. Abbiamo mancato di fronte alle più di 1.600 persone assassinate in Palestina nelle ultime settimane, così come alle più di 9.000 ferite da quando è cominciata l’operazione terroristica chiamata ipocritamente Margine Protettore. 

 

Esigiamo la fine dell’apartheid e del genocidio, la fine dei muri e degli insediamenti illegali.

 

Chiediamo ai governi del mondo che esigano da Israele il compimento delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che lo obbligano a ritirarsi da Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme Orientale, al ritorno alle frontiere precedenti alla “Guerra dei Sei Giorni” (1967) e al ritorno dei rifugiati palestinesi, come era stabilito nella Risoluzione del Consiglio di Sicurezza n. 242 del 22 novembre 1967, risoluzione non attuata fino ad oggi dallo Stato di Israele. 

 

Ci pronunciamo a favore di una vera soluzione politica del conflitto in Palestina sulla base del dialogo, di negoziati e dell’esistenza di due Stati con uguali diritti  e con frontiere delimitate e riconosciute internazionalmente, soluzione che passa per l’immediata cessazione del blocco di Gaza e per la liberazione di tutti i prigionieri politici palestinesi.

 

Salutiamo la posizione di solidarietà dei governi dell’ALBA, del Mercosur e degli altri governi del Sud contro la barbara condotta di Israele a Gaza. 

 

Facendo nostre le parole del rivoluzionario Nelson Mandela – “sappiamo fin troppo bene che la nostra libertà sarà incompleta senza la libertà della Palestina” – affermiamo che Israele ha perso moralmente e politicamente questa battaglia di fronte al coraggioso popolo palestinese e che merita la condanna crescente dei popoli del mondo a uno Stato “canaglia” che viola la legalità internazionale. 

 

L’indomabile resistenza palestinese avrà la sua ricompensa, più prima che poi, nel sorriso delle sue bambine e dei suoi bambini in una patria libera.

 

 Contro il terrorismo israeliano e l’imperialismo statunitense, in difesa del diritto all’autodeterminazione della Palestina e di tutti i popoli del mondo! 

 

Adesioni: endefensadepalestina@gmail.com 

 

La Paz, Stato  Plurinazionale della Bolivia

 

4 agosto 2014 

 

Firme iniziali:

 

 

 

Evo Morales, Bolivia; Adolfo Pérez Esquivel, Argentina; Pablo González Casanova, Messico; Eduardo Galeano, Uruguay; Roberto Fernández Retamar, Cuba; Federico Mayor Zaragoza, Spagna; Silvio Rodríguez, Cuba; Luis Arce Catacora, Bolivia; Gianni Vattimo, Italia; Gabriela Rivadeneira, Ecuador; Alice Walker, Stati Uniti; István Meszáros, Ungheria/Regno Unito; Samir Amin, Egitto; Alfonso Sastre, Paesi Baschi; Nardi Suxo, Bolivia; Enrique Dussel, Messico; Marta Harnecker, Cile; Carmen Bohorquez, Venezuela; Cesar Navarro, Bolivia; Miguel Barnet , Cuba; Franz Hinkelammert, Germania/ Costa Rica; Héctor Arce Zaconeta, Bolivia; Piedad Córdoba, Colombia; Reverendo Raúl Suárez, Cuba; Martín Almada, Paraguay; Fernando Rendón, Colombia; Graziella Pogolloti, Cuba; Sacha Llorenti, Bolivia; Ana Esther Ceceña, Messico; Luis Britto, Venezuela; Rafael Cancel Miranda, Portorico; Atilio Boron, Argentina; Theotonio Dos Santos, Brasile; Alfredo Rada, Bolivia; Farruco Sesto, Venezuela; vescovo Pedro Casaldaliga; Catalogna/Brasile; Ángel Guerra Cabrera, Cuba/ Messico; Juan Carlos Trujillo, Bolivia; Mel Zelaya, Honduras; Hildebrando Pérez Grande, Perú; Patricia Villegas, Colombia/Venezuela; María Nela Prada, Bolivia; Stella Calloni, Argentina; José Steinsleger, Argentina/Messico; Omar González, Cuba; Hugo Moldiz, Bolivia; Pascual Serrano, Spagna; Raúl Pérez Torres, Ecuador; vescovo  Raúl Vera, Messico; Joao Pedro Stedile, Brasil; Boaventura de Sousa Santos, Portugal

 

 

(traduzione di Daniela Trollio Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”

 

Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)  

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